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QUI POSTULAZIONE #38 ▪ L’Umiltà del missionario Salerio

Padre Carlo Salerio, Venerabile Servo di Dio morto il 29 settembre 1870 nella sua natia Milano all’età di quarantatré anni, è stato il “portabandiera” del Seminario delle Missioni Estere di Milano allorché per esso, nel 1852, ha perorato e difeso a spada tratta l’assegnazione di una missione in Oceania. A motivarlo, come successo anche per suoi giovani futuri compagni di missione, era stata la possibilità di continuare in quel continente il lavoro apostolico di Pietro Chanel, Padre Marista martirizzato nel 1841 sull’Isola di Futuna dove era giunto quattro anni prima.

Quando nel Vicariato Apostolico di Micronesia e Melanesia questa missione sulle isole di Rook (oggi Umbai) e Woodlark si concluse nel 1855, dopo solo tre anni per l’impossibilità di affrontare quelle difficoltà che avevano costretto ad abbandonarle i Padri Maristi con più esperienza missionaria rispetto alla loro, Padre Salerio riconobbe i suoi errori. Primo tra tutti il non aver ascoltato quanti lo avevano invitato a soprassedervi perché l’anelito missionario non poteva compensare i soli due anni di formazione trascorsi a Milano.

Prova di questa sua consapevolezza è la corrispondenza inoltrata da Sydney, raggiunta il 10 agosto di quel 1855 dopo l’abbandono definitivo delle isole. In particolare la lettera del successivo 3 dicembre inviata al confratello Alessandro Ripamonti nella quale, rivolgendosi ai Superiori dell’Istituto, ha testimoniato così la propria Umiltà: «Padri! (Parlo per me) Ho attristato i vostri giorni: ho disonorato una bandiera che non suol condurre che i prodi, e che voi tenete sì degnamente inalberati (sic); perdonatemi! Se vi ha ancora un posto o inutile o di estremo periglio è il solo che mi conviene; non per presunzione, ma per bisogno, coll'ansia di riguadagnare il perduto e di meritarmi d’essere ancora uno dei vostri figli; l’ultimo, pazienza! Ma pure fra questi!».

Rientrato a Milano «magro come un chiodo», la richiesta di collaborazione avanzatagli dal sacerdote Giuseppe Marinoni, direttore del seminario missionario, sarebbe stata la prova della stima e dell’affetto nutriti per lui da tutta la comunità dell’Istituto. Lo stesso che aveva visto nascere a Saronno il 30 luglio 1850 e col quale avrebbe anche collaborato prima e dopo l’avvio a Milano della congregazione delle Suore della Riparazione, il 2 ottobre 1859, che lo aveva avuto come Fondatore assieme a Carolina Orsenigo.

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